Mappa Marocco

25 agosto, Marrakech

Da Essaouira ci siamo trasferiti alle Cascate di Ouzoud, un centinaio di km a est di Marrakech, dove, per puro caso, abbiamo ricontrato Moha, che avevamo conosciuto nelle Gole del Todra. Abbiamo passato due giorni di relax, facendo passeggiate, nuotando nel fiume, cantando... insomma, tranquillita' vera. Il campeggio non era dei migliori, soprattutto la doccia, 4 mura con un foro da cui usciva l'acqua che non si sa bene da dove arrivasse (la prima sera addirittura abbiamo usato un lercissimo innaffiatoio per sciacquarci e la torcia da speleologo per illuminare quella sorta di doccia).

Da Ouzoud siamo ritornati verso Marrakech per poi spostarci a Imlil, ai piedi del Jebel Toubkal, la piu' alta montagna del Nord Africa, tutto rigorosamente in grand taxi, cioé vecchie mercedes che caricano, oltre all'autista, 2 persone davanti e 4 dietro! Eravamo come sardine che si sciolgono al sole! A Imlil abbiamo approfittato per fare una tranquilla camminata sotto un sole cocente gia' dalle 8 del mattino, passando tra villaggi berberi e incontrando gentilissime persone locali lungo il sentiero, che é molto trafficato perché oltre a condurre in vetta, porta anche a un santuario molto venerato dai marocchini. E sul sentiero mentre saliamo chi incontriamo??? Lukasz! Si, il Mondo é veramente piccolo e il Marocco ancora di piu'!

Da Imlil rientro verso Marrakech, ultima tappa del viaggio. Caotica, piena di gente, rumorosa, calda, ma affascinante e coinvolgente come poche altre citta' con tutta la gente che alla sera si riversa a fiumi nella Djemaa El-Fna, la piazza centrale, piena zeppa di giocolieri, suonatori e danzatori di musica gnaoua, ammaliatori di serpenti, venditori di rimedi naturali, carretti trainati da persone, da muli e da cavalli, auto. E poi la sera, quando cala la luce del sole, si accendono le mille luci dei carretti che preparano i cibi tipici...

Non c'é che dire, é stato un ottimo modo di terminare questo viaggio in cui, ancor piu' che i paesaggi, mi ha colpito la gente, disponibile, aperta, socievole... ma anche furba e pronta a approfittarsi di ogni tuo momento di debolezza.

18 agosto 2007, Essaouira

Eccoci in riva all'oceano, in una citttadina alquanto turistica ma anche molto ospitale.

Eravamo rimasti a Ouarzazate che in sè non ha nulla di speciale se non fosse per il vicino villaggio, o kasbah, di Ait Benhaddou, che si trova abbarbicato su un versante di una collina e per chi ha visto Il Gladiatore, è il luogo in cui é stata girata la scena del mercato degli schiavi con i primi combattimenti nell'arena. Davvero incantevole!

Da li in bus siamo ripartiti per Taliouine, la città dello zafferano, dove abbiamo incontrato uno strano personaggio, un artista che prima si é offerto di venire a pranzo con noi, sottileando che avremmo dviso alla romana, mentre poi di é fatto offrire il cibo con molta nonchalance!

Da li a Taroudannt con un grand taxi, stretti come sardine perché dietro eravamo in 4 e davanti n 3! E dopo una particolarmente fredda notte sulla terrazza, siamo partiti alla volta di Essaouira.
Tutto comincia cosi'...
venerdi' 17, sul bus da Inezgane a Essa... alcuni bambini rimettono e fin qui tutto normale; un papà getta i sacchetti di vomito dal finestrino, e anche qui tutto normale... poi io dico a mattia, pensa a quei poveretti che se lo vedono arrivare addosso sul cruscotto, e anche qui nessun problema... due, dico due nanosecondi dopo, il padre getta un ultimo fatale sacchetto dal finestrino................. e una folata improvvisa rovina i suoi piani............. il sacchetto si apre con eleganza e come nei migliori film si rovescia completamente addosso a noi due.......... NO COMMENT! Non sapendo bene né cosa dire né cosa fare scoppiamo in ua risata isterica che é durata almeno mezzora (e non mento)............ ma i veri viaggiatori sopportano questo ed altro (speriamo di no, comunque)!

Arrivati a Essa ritroviamo casualmente Natasha e Kristijan e decidiamo di andare all'hammam con loro, prima le ragazze e poi i fanciulli: esperiena rilassantissima, prima ci si cosparge di sapone, poi ci si lava, poi si passa allo scrub (cavolo, sembrava non mi lavassi da secoli!), poi si passa l'argilla sui capelli e infine... massaggio!!! Decisamente ottimo, soprattutto considerando il prezzo.

Qui ci si ciba prevalentemente di pesce che si acquista direttamente dal pescivendolo e si porta al baracchino a lato a fare grigliare, squisito! Ora cercheremo di cimentarci in un bagno nell'oceano e stasera festival di musica gnaoua, una musica tradizionale nata grazie agli schiavi arrivati dall'Africa nera.

14 agosto, Ouarzazate

Da Fes siamo partiti in bus per un viaggio lungo 7h verso Rissani, qualche centinaio di km a sus, verso l'Algeria. E da li verso Merzouga, dove abbiamo fatto di tutto per trovarci con l'arch. Colombi Sara e il suo gruppo. E insieme siamo riusciti a trascorrere alcune ore comodamente seduti in groppa a un dromedario e poi a passare la notte sotto le mille stelle nel deserto! Ed essendo periodo di stelle cadenti, inutile dire che ne abbiamo viste un sacco! La mattina all'alba io e Mattia ci siamo arrampicati fin in cima ad una duna altissima... che faticaccia la salita, ma che figata la discesa, sembrava quasi di camminare senza gravità.

A Merzouga abbiamo trovato un passaggio da due ragazzi croati, Natasha e Kristijan, con i quali, a bordo di Camilla, la Fiat & che hanno noleggiato, siamo arrivati fino alle Gole del Todra. Spettacolari, non c'é che dire, ma ancora più interessante è stato l'incotro con Moha, un signore originario del Mali che gestisce un piccolo ristoro nelle Gole: chiacchere, canti, cibo, the... nel frattempo si è fatto buio e sopra di noi sono comparse altri milioni di stelle!

Ieri ci siamo spostati sempre con i due croati verso la Valle del Dades, mille volte meno turistica e mille volte più interessante del Todra. Nel tardo pomeriggio siamo partiti a piedi alla scoperta di un villaggio berbero circostante e delle conformazioni particolari delle rocce chiamate dai locali dita di scimmia. Abbiamo deciso di seguire un percorso circolare senza guardare l'ora e dopo esserci arrampicati e essere passati attraverso sterttissimi passaggi, ci siamo ritrovati al buio senza ben sapere dove fossimo. Armati di torce da speleologi, abbiamo cominciato a scendere seguendo gli ululati dei cani, le stelle e la pendenza della montagna, fino a quando abbiamo intravisto delle luci. Pazzi lo siamo stati di sicuro e fortunati pure, comunque ce la siamo cavata egregiamente e per cena siamo stati rifocillati da una simpatica famiglia berbera con un'ottima zuppa e del fantastico cous- cous!

Stamattina poi trasferimento a Ouarzazate sempre a bordo di Camilla. Ora i croati sono ripartiti per la loro strada, noi continuiamo la nostra avventura con meno fretta... bessalama!

10 agosto, Fes

Siamo arrivati a Fes, la citta' delle 350 moschee, delle mille stradine e vicoli che costituiscono la medina. Ci eravamo lasciati a Meknes, da dove siamo partiti alla volta di Chefchaouen (150km a nord, quasi sul mediterraneo) con un autobus locale: il che significa niente aria condizionata, musica araba in sottofondo, chiacchere della gente (fortunatamente nessun bambino ha vomitato!)... insomma, la vera atmosfera marocchina!

Chefchaouen é una cittadina affascinante, la sua medina arroccata sulle pendici di una montagna, le sue case dipinte con le vqrie tonalità del blu e di bianco, rendono l'atmosfera veramente particolare. Pur essendo molto turistica, la sua semplicità é incredibile e (oltre che per il kif, la mariuana) ci si rimarrebbe volentieri per la sua tranquillità. Se vi capita di passarci, fermatevi qui: Pension Souika, vicino alla piazza centrale della medina, accanto al più conosciuto Hotel Mouritania.

Abbiamo preso l'abitudine di dormire sulle terrazze degli alberghi, più economiche e più fresche! Qui a Fes siamo di nuovo in una camera, visto che é stata l'unica soluzione che abbiamo trovato ieri sera, quando siamo arrivati sotto una leggera pioggia (si proprio cosi', pioggia!) e abbiamo girato una serie di alberghetti correndo il rischio di rimanere a dormire sotto le stelle! La stanza non é male peccato che pur essendo all'ultimo pîano non circola neppure un filo d'aria e quindi si soffoca!

La medina é molto caratteristica, su e giù tra varie collinette, con tutti i negozietti e i loro proprietari che ti invitano a dare uno sgaurdo ai loro prodotti. Abbiamo visitato il quartiere delle concerie, interessante la spiegazione: lo sapevate che per trattare le pelli si usa cacca di piccione??? E per finire pranzo a base di dromedario! ...chissà se lo era veramente, e comunque qualsiasi cosa fosse era davvero ottima!

Domani si parte verso il Sahara!

alla prossima, bessalama!

7 Agosto, Meknes

Siamo sperduti nella medina (città vecchia) di Meknes.

Anche qui raggiunta, nonostante il luogo, dalla rete! Siamo arrivati a Casablanca, o meglio Casa, per nulla interessante se non fosse per la maestosa Moschea di Hassan II, il suo stile moresco, fatto di soffitti in legno di cedro e pavimenti in marmo e svariate altre pietre colorate che provengono da vari luoghi del Marocco, ci ha lasciato letteralmente senza parole: la sua ricercatezza e contemporaneamente l`attenzione a conservarne la semplicità. Meknes invece é tutt'altra dimensione: innanzitutto é più vivibile nella quotidianità, inoltre é indubbiamente più rappresentativa di quella che si puo' definire cultura tradizionale marocchina.

I colori, i sapori, gli odori, rendono ogni angolo del tutto particolare e a sé stante, come se fosse parte di uno di quegli splendidi mosaici che abbelliscono le porte e le mura di questa città, apparentemente un miscuglio di pezzi, in realtà perfettamente intersecati tra di loro.

Oggi ci é venuto a trovare Lukasz, che avevo conosciuto a Pechino... e visto che é qui in Marocco come tour leader ne abbiamo approfittato per una consulenza approfondita e soprattutto gratuita e senza mancia, visto che qui si paga anche per la minima indicazione! :-)

5 Agosto 2007, oggi comincia l'avventura...

alessia e mattia spiccano il volo!

 

 


© Copyright 2006, lucaboati.it